mercoledì 14 maggio 2008

Japan terms

Un breve ma interessante articolo relativo alla terminologia ceramica giapponese.

martedì 29 aprile 2008

Raku


Non ho mai capito del tutto la tecnica del raku, al momento solo per sentito dire, racconti di ceramisti e persone che hanno fatto esperienza, forni dalle sembianze di calderoni magici con interiora incandescenti, pezzi estratti come spade da forgiatori elfici e temperati in recipienti contenenti strane misture ... L'inizio di una disciplina dovrebbe basarsi sempre su uno stato d'animo di sano menefreghismo, per non lasciarsi coinvolgere da emozioni estreme - la calma anzitutto ... questi due biscotti dovranno essere colorati e smaltati ben bene; pensavo a un verde smeraldo per il vaso da fiori hippie e un bel rosa corallo per la tazza giapponese, che ne dite? ...


lunedì 28 aprile 2008

Orme


Ieri stavo pensando che cosa preparare da mangiare per cena. Ho aperto il frigo, recuperato un vecchio pezzo di lievito di birra ancora buono, un po' di farina dalla credenza e via! giu' a impastare una focaccia. Mentre impastavo osservavo una delle due pintadere che avevo biscottato qualche tempo fa e ho pensato di farne un uso sensato e pertinente ...



martedì 25 marzo 2008

In attesa del sole

Sono un po' triste. E pure sfavato.

Gli impegni di lavoro e la casa mi occupano quasi tutto il tempo e come se non bastasse si mette pure a piovere. Sto facendo qualche progresso nella modellazione a colombino, i pezzi aumentano e sarebbe il tempo di cuocerli. Purtroppo l'ultima esperienza non e' stata delle migliori e aspetto che ritorni un bel sole. Di solito non si dovrebbe prendere troppe iniziative quando si sta poco bene, soprattutto con un mal di testa che ti porta a valutare male le situazioni.
Tre settimane fa volevo provare una smaltatura di un pezzo gia' biscottato, con della cristallina liquida pronta all'uso. Cosi' ho preso il vecchio forno della prima biscottatura, ho sistemato il pezzo e iniziato ad accendere. Ecco, diciamo che ho pure iniziato a bestemmiare, visto che nonostante non avesse piovuto da qualche giorno la legna era ancora umida e non c'era verso di farla bruciare. Fumo denso volava dal camino verso ogni direzione - compresa la mia - ma se fosse stato solo fumo sarebbe stato il meno, no, fumo umido e appiccicoso che non ha fatto altro che ingolfare l'accensione. E' stata una bella esperienza, frustrante. Dopo quasi 6 ore, quando il fuoco ormai era bello vivo e pensavo di aver raggiunto la temperatura di esercizio ho lasciato il tutto e ho atteso il giorno dopo. Non c'è che dire, forse un camino di una vecchia casa era meno fuligginoso ...

Tuttavia ho imparato qualche cosa da questa esperienza: primo, preparare la legna necessaria MOLTO prima e preservarla dalle intemperie; secondo, prendere un'aspirina e mettersi a letto ...



mercoledì 5 marzo 2008

Lightbox hack ...


Ad alcuni sono piaciute le immagini dei pezzi su Flickr. Descrivo brevemente come fare per ottenere delle riprese del genere. Si tratta di una tecnica molto semplice: posizionate l'oggetto da fotografare vicino a una sorgente luminosa (come la luce filtrata da una finestra) sopra un foglio di carta piegato a "L" in modo che, una volta inquadrato, l'oggetto sembri come immerso nel bianco. A questo punto prendete uno o piu' pannelli di polistirolo e disponeteli attorno all'oggetto per schiarire le ombre. Quando avrete ottenuto il rapporto luce/ombre giusto, prendete la macchina fotografica e scattate.


giovedì 28 febbraio 2008

l'idea che ...

Come forse ho gia' detto in qualche post passato, penso che sia importante avere sotto controllo qualsiasi processo creativo che intraprendiamo. E' importante perche' siamo artefici delle nostre opere dall'inizio alla fine del nostro percorso artistico e qualsiasi difficolta' o ostacolo saranno i nostri migliori maestri d'arte. L'esperienza del forno a cielo aperto e' stata utile, interessante, pure emozionante se vogliamo ma dovevo andare oltre (oppure chiedere un mutuo per un forno nuovo ...). Cosi' ho cominciato a fare qualche ricerca su Internet per costruirmi un piccolo forno a legna, questa volta pero' usando dei mattoni refrattari, in modo da ottenere dei pezzi cotti ad una giusta temperatura e senza quell'effetto "bucchero" non voluto.
Ho preso quindi Google e ho cominciato a fare qualche ricerca, prima in italiano e poi in inglese. Ho inserito parole chiave come costruire forno ceramica o frasi simili ma i risultati sono stati abbastanza deludenti e poveri di informazioni. Tutt'altra cosa se la ricerca viene effettuata in lingua inglese: ci sono decine di riferimenti a siti web di appassionati e/o professionisti della ceramica. Non me lo sarei mai aspettato. Riguardo i forni a legna in particolar modo, un ottimo riferimento e' sidestoke: le immagini che documentano i vari forni anagama o noborigama costruiti da questo gruppo di appassionati australiani offrono diversi spunti di realizzazione; sempre meglio che niente ...
Allora, partiamo dall'inizio. Dovevo realizzare qualcosa di piccolo ma funzionale, che potessere contenere un modesto numero di pezzi e che li cuocesse a giusta temperatura. Leggendo qua e la per la rete ho scoperto i forni Anagama giapponesi: questo tipo di forno ha la particolarita' di essere costruito su un terreno ripido in modo tale che il fuoco possa agevolmente e naturalmente salire verso il camino cuocendo i pezzi al suo interno. Ho pensato quindi di sfruttare questa idea per realizzare un anagama in scala ridotta utilizzando dei mattoni refrattari di medie dimensioni (20x30, 20x40). Qui trovate le ultime immagini. Nonostante l'aspetto un po' improvvisato nulla e' stato messo a caso.

mercoledì 27 febbraio 2008

Secondo esperimento


un assaggio di quello che scrivero' ...

martedì 12 febbraio 2008

Cotture 3 ...



Cotture 2 ...

Alcune immagini della cottura a cielo aperto ...




lunedì 11 febbraio 2008

Cotture ...

Ieri ho trascorso praticamente tutto il pomeriggio nel provare la cottura di alcuni pezzi con un forno a legna a cielo aperto. Provare a cuocere l'argilla come facevano i nostri antenati duemila anni fa e' una sensazione che pochi si possono permettere: ci vuole un pezzo di terreno dove costruire il forno, racimolare della legna e quindi essere nei paraggi di un bosco, avere la pazienza di perdere un pomeriggio e forse piu' nel curare il fuoco e i pezzi durante la cottura. Ma ne vale la pena. Se ne avete la possibilita' vi consiglio di provarci, si imparano molte cose.

Se qualcuno volesse ripetere questa esperienza faccio alcune raccomandazioni:

  • realizzate il forno lontano da cespugli, alberi e qualsiasi cosa che possa essere raggiunto dalle scintille del fuoco
  • circondate il forno con dei sassi o dei mattoni refrattari per circoscriverlo e quindi controllarlo meglio
  • non lasciate MAI il fuoco incustodito
  • armatevi di pazienza, possono occorrere molte ore anche per una piccola cottura
  • siate responsabili (lo so, non siete degli imbecilli, ma ci vuole poco a scatenare un incendio o a farsi male; poi non ditemi che non vi avevo avvertito ...)
Bene, dopo le avvertenze di rito vediamo cosa accadde.

Anzitutto sono partito con l'idea di scavare una buca non molto profonda, circa una decina di centimetri, in modo da contenere il fuoco piu' facilmente e gestirlo meglio. Una cornice di sassi dona un po' di sicurezza in piu'. Porre il fuoco un po' sotto il livello del terreno permette anche di avere una temperatura piu' alta, purtroppo non ho ancora nessun strumento per misurare efficacemente la temperatura raggiunta, in ogni caso dubito che si superi i 700 gradi centigradi con questo sistema.
Con alcune ramaglie secche e qualche ramo piu' grosso inizio ad accendere il fuoco per creare una brace iniziale. A questo punto viene la fase piu' delicata: l'avvicinamento dei pezzi al focolare. Si tratta di un'operazione che va portata avanti con molta pazienza e cautela: i pezzi devono temperarsi lentamente pena la rottura. Dopo circa un'ora apro un varco fra i tizzoni e ricopro il tutto con legna e frasche per la cottura vera propria. Con una pala ricopro di terra pure i lati del braciere in modo da isolare termicamente l'interno del focolare e alzare un altro po' la temperatura. Dopo circa 10 ore apro delicatamente con una pala le braci quasi spente e tiro fuori i pezzi: il piccolo portasapone e' nero come la pece ma sembra ben cotto ed emette un suono secco e musicale quando lo si batte. I due anelli si sono spezzati dpo un po' mentre la piccola ciotola non sono riuscito ancora a trovarla ...

mercoledì 6 febbraio 2008

Maestri

La prima lezione di tornio e' stata un disastro. La seconda emozionante. La terza una soddisfazione. Ma ho solo iniziato a muovere le mani quindi sono ben lontano dall'imparare ad usare questo strumento come si deve, anche perche' ci vorrebbe un tornio a casa ed esercitarsi e questo richiedera' del tempo ancora. Intanto su Internet faccio qualche ricerca qui e la' alla ricerca di riferimenti sulla ceramica in generale; c'e' un bel po' di roba da scoprire come quando ti accorgi del negozino sulla strada che percorri ogni giorno per andare a lavoro ma non ci avevi mai fatto caso. Ad esempio una domanda che mi sono posto subito e': chi rappresenta a livello storico e mondiale quest'arte? Bella domanda. Se prendiamo in considerazione la musica ci vengono in mente decine di nomi: i Beatles, Beethoven, Mozart, Jimmy Hendrix o se penso alla pittura Van Gogh, Picasso, Monet. E nella ceramica? eh ... do fondo ai miei ricordi scolastici, ravano nelle mie lezioni di disegno durante le scuole medie, niente. Pare che la ceramica abbia un posto molto ma molto marginale nell'istruzione italiana (a meno che si frequenti un istituto d'arte ma qui voglio prendere in esame la cultura comune a tutti). Facendo un po' di ricerche scopro due nomi abbastanza rappresentativi: Bernard Leach e Shoji Hamada. Di quest'ultimo ho trovato pure un vecchio video del secolo scorso su YouTube; sembra pazzesco come questo tipo riuscisse a modellare la creta con un tornio a mano (o a bastone ...) creando opere del genere ...



lunedì 4 febbraio 2008

biscotti (2)

Il maltempo ci ha messo lo zampino e ho dovuto rinviare la cottura a cielo aperto che avevo progettato di fare. La ceramica puo' essere intrapresa in diversi modi, penso a seconda del gusto personale, delle ambizioni e le aspettative di ognuno. Essendo all'inizio di questo viaggio l'unica meta alla quale aspiro è la semplice scoperta di un'arte, nella sensazione di avvertire i cambiamenti che le mie mani riescono a percepire lavorando la creta e quella soddisfazione che mi riempe il cuore di gioia. E di pazienza. Mi rendo conto, ad ogni lezione, ad ogni esperimento e pezzo che realizzo che la ceramica pretende pazienza, tanta, quella che molto spesso non ho. E allora impari a far asciugare lentamente i pezzi modellati ad esempio. Ma la curiosita' è tanta cosi come la voglia di sperimentare le tecniche primordiali di cottura; che cosa provavano 2000 anni fa i ceramisti a cuocere con solo la legna? Come ho detto sopra, dovro' aspettare ancora una settimana, in compenso domenica scorsa mi sono arrangiato con la piccola stufa economica di casa. Tre anelli, un bracciale, quattro pezzi in tutto da cuocere nelle braci della stufa. Per primi gli anelli, sembrava di essere un fabbro elfo tolkeniano, ci mancava solo che apparissero i caratteri in quenya sull'anello ed ero a posto ... appena usciti il colore verdastro dell'argilla si era tramutato in un bel rossiccio con qualche nero qua' e la'. Purtroppo il bracciale non ha avuto la stessa fortuna: troppa fretta, la frenesia di un'impazienza, spingo troppo dentro il pezzo senza lasciargli il tempo di temperarsi e esplode in mille pezzi ... "mestiere che entra" dicevano gli antichi ...

venerdì 1 febbraio 2008

Primi biscotti





Mentre sto approntando gli ultimi preparativi per la cottura a cielo aperto (sempre che non piova all'ultimo momento ...) ho fatto cuocere nel forno del mio maestro i primi due pezzi. Si tratta di un paio di vassoi realizzati con la tecnica del colombino: uno a intreccio, come se fosse un cestello di vimini, l'altro creato con accostamenti curvi di lucignoli. Purtroppo il secondo si è rotto in fase di cottura ma sono contento lo stesso, per quanto sia la mia prima "infornata", il mio primo fuoco ...

giovedì 31 gennaio 2008

anelli

Questo fine settimana ho deciso di fare una prova di cottura, alla maniera degli antichi. Scavo un buco nel terreno, non molto profondo, qualche pezzo di legna secca, i pezzi di argilla lavorata e delle frasche che ricoprono il tutto. Se tutto va bene (pure se il tempo sara' benevolo) dovrei raggiungere la temperatura di 500-600 gradi e cuocere alcuni anelli in creta che ho realizzato ieri. Come gli elfi, forgio anelli del potere ... :"D


mercoledì 23 gennaio 2008

un semplice passo


Il bello della modellazione è ritrovare il gusto di adoperare le mani, come quando fai la pizza e impasti la farina: è una sensazione tattile che non si ritrova nel disegno ad esempio, dove il pennello o la matita fanno da tramite alle nostre mani e si fanno portavoce dei nostri intenti, delle nostre idee di rappresentazione del mondo. La prima cosa che ho imparato è riconoscere l'argilla al tatto; si prende un pezzo di creta fra le dita e si schiaccia per sentire se è refrattaria o normale. Mi era avanzato un pezzo, deforme, e ci ho visto lui ...

martedì 22 gennaio 2008

Creta

La prima volta che ho modellato della creta è stato all'eta di dodici anni. Avevo letto un breve articolo sul come realizzare un vaso di terracotta e incuriosito, uscii di casa per scendere nel campo di fronte casa mia e fare ritorno con una bella zolla di argilla. Ricordo che dovetti setacciarla da tutti i sassolini e fili d'erba per renderla abbastanza corposa e fluida, poi la modellai a forma di ciotola e aggiunsi un paio di manici ai lati. Fiero dell'opera accesi la stufa a legna di casa, misi nel forno il pezzo di creta e aspettai ... Come vola la fantasia quando siamo ragazzi e come ignoriamo le difficoltà solo per far fronte alla nostra voglia di esperienza; dal vetro del forno vidi la ciotola di argilla creparsi poco a poco come una di quelle immagini della terra dei paesi in siccità, poi si staccò un manico e il mio piccolo esperimento si sgretolò come le mie aspettative. Deluso come non mai lasciai da parte ogni altro tentativo tuttavia, circa 25 anni piu' tardi ...